Nel 
									marzo 1961 veniva scoperto dall'appena 
									costituito Gruppo Speleologico della 
									Polisportiva Spoletina la Grotta del 
									Chiocchio, i1 cui fondo, a -514 metri 
									(allora la seconda cavità più profonda 
									d'Italia), sarà raggiunto solamente nel 
									1964. Per ricordare
									
l'avvenimento, 
									45 anni dopo, è stata organizzata dal nostro 
									Gruppo Speleologico CAI una messa 
									all'interno della grotta, officiata da Padre 
									Adriano, Priore dei frati Francescani di 
									Monteluco.Tra le oltre 30 persone che hanno 
									assistito alla suggestiva funzione religiosa 
									erano presenti alcuni dei protagonisti di 
									allora: Carlo Cattuto, il fratello Cesare, 
									Giorgio Lucarini, Ferruccio Martinelli, 
									Tonino Proietti, Pietro Rondinella e 
									Federico Venturi. 
									 
									
									Incurante di alcuni ostacoli per raggiungere 
									la saletta dove è stata svolta la funzione 
									(una paretina di 3 metri è stata attrezzata 
									con una scala metallica) ha voluto essere 
									presente anche il dottor Francesco Merini 
									(84 anni), allora presidente della 
									Polisportiva Spoletina.La ricorrenza è 
									proseguita a Castagnacupa con un successivo 
									luculliano pranzo, preparato dal socio Adamo 
									Nicolucci, all'interno di una struttura 
									messa gentilmente a disposizione da Mario 
									Laureti, anche lui socio CAI.
									Al 
									pranzo ha partecipato anche il Sindaco di 
									Spoleto.
									
									Gruppo Speleo