Dalla stazione ferroviaria di Baiano si è giunti
alla Madonna della Cura da li per comode sterrate
che hanno attraversato boschi di pini di Aleppo e
pascoli si è giunti a Icciano, proseguendo sulla
mulattiera che collega Icciano a Perchia si è giunti
al laghetto di Vallice e da li si è giunti al
Castello di Perchia. Perchia sorse nel luogo in cui
un Monaco Siriaco (San Giovanni da Panaria) nel V
secolo fondò il suo eremo all'interno di un albero
cavo. Nel VIII secolo i Longobardi decisero di
erigervi una Chiesa oggi in rovina. Nel XIV secolo
si decise di erigere poco distante un Castello oggi
privato ma accessibile a tutti in quanto attività
ricettiva. L'unico frammento di arte Longobarda
ritrovato nella chiesa (la testa di un uomo
scolpita) è ora conservata nel Museo Nazionale del
Ducato Longobardo (Rocca). Dal Castello abbiamo
ammirato il panorama sulla Valle Spoletina e sui
monti Martani, Subasio, Serrano ed addirittura i
Sibillini in lontananza. Da Perchia siamo tornati a
Baiano.