Comune di Spoleto |
SLOVENIA
30 settembre-07
ottobre 2013
PARCO NAZIONALE
DEL TRIGLAV
Condividere con
il Cai sezione di Spoleto le varie escursioni è una
certezza e sta diventando sempre più affascinante. Il
confine con la Slovenia è talmente sottile che superarlo
diventa impercettibile, ma così non è. Abbiamo visitato
solo una piccola parte di quello che tale nazione
riserva di storico e naturalistico :
il Parco Nazionale del
Triglav (Tricorno),
tale è il nome della montagna più alta che
offre una varietà di paesaggi affascinanti.
Uscire dall'albergo trovarsi sulla sponda del lago di
Bohinj arrivare alla cascata del Savica, che fa tornare
in cielo guizzi di schiuma, ritornare per l'altra sponda
può solo offrire una molteplicità di colori, di ombre da
immortalare con foto che comunque non renderanno mai
l'idea di quanto percepito con la vista. Percorrere
parte della Valle dei sette laghi, che attraversando
boschi secolari dai colori autunnali, ci ha offerto
anche la possibilità di vivere una esperienza
escursionistica notturna, arrivare al Castello di Bled,
uno dei più antichi della Slovenia, menzionato fin dal
1011, posto sopra al lago con una romantica isola ed una
chiesa, costituisce una caratteristica che identifica
Bled in patria e all'estero, può solo rappresentare
fascino.
Addentrarsi
nelle gole dove il verdastro
fiume Radovna scorre formando cascate e rapide, impone
una bella riflessione per quanto la natura riesce a
esprimere. Arrivare a Bovec significa assaporare in
maniera veramente intensa quanto la guerra del 1915/18
ha prodotto. Percorrere lateralmente il fiume
Isonzo, fin dalla
sorgente, pare poter sentire voci, rumori, spari, grida
e tanto altro, focalizzando i combattimenti della
“dodicesima” offensiva della battaglia di
Caporetto dove si
scontrarono centinaia di migliaia di soldati degli
eserciti Austro-Ungarici -Tedeschi ed
Italiani, uno dei più famosi combattimenti della storia
Italiana. Visitare trincee, posti di osservazione,
caverne e quanto scavato e costruito dai soldati lascia
ammutoliti ed fortemente emozionati. Nella speranza che
il “Sentiero della Pace”che si estende dalle Alpi
all'Adriatico, percorrendo l'allora Fronte Isontino,
possa incoraggiare i valori della pace, dare occasione
per uno sviluppo comune e sia di monito perchè non ci
siano più guerre. Questa bellissima esperienza ci ha
lasciato un senso profondo di conoscenza personale,
contornato dalla visione di una splendida natura, cosa
si può chiedere di più?. Ci sarebbe tanto da dire, ma
basta partecipare per saperne di più e allora grazie
sicuramente agli organizzatori ma anche a tutti i
partecipanti che, come sempre, hanno dimostrato spirito
di adattamento e collaborazione.
Daniele
Trombettoni
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