Monte
Forzano e Monte il Cerchio
26
Aprile 2015
L’escursione di domenica, Monte Forzano e Monte il
Cerchio (catena dei Monti Martani), oltre ad avere un
impatto altamente paesaggistico, ci ha permesso di fare
un tuffo nel passato, proiettandoci in epoca
preistorica. Partiti dal Passo di Acqua Canale abbiamo
risalito la carrareccia raggiungendo una sommità dove il
colpo d’occhio sulle catene montuose circostanti si
rivelava spettacolare. Attraverso il saliscendi di ampie
distese erbose siamo giunti a Monte Capoccia Pelata, da
cui avremmo proseguito per Monte Forzano, se non fossimo
stati costretti a rinunciare per via del forte vento e
di un acquazzone incipiente. Siamo dunque scesi di
quota, optando per una visita alla Dolina del Pozzale,
che presenta una cavità carsica di indubbio interesse
geologico, nota agli appassionati di ritrovamenti
fossili. Per i bambini è stato un piacevole momento di
ricerca e scoperta, specie per la ragazzina che si è
“aggiudicata” un’ammonite. Continuando la discesa lungo
il fosso di Pozzale, camminando su un tappeto di fiori,
abbiamo ripreso e oltrepassato la strada carrabile,
diretti verso Monte il Cerchio. Questo sito si
caratterizza per l’alone mistico che avvolge un anello
di pietre chiaramente visibile dal satellite, ma che
difficilmente si abbraccia ad occhio nudo, data
l’estensione della zona che fa perno su un diametro di
90 metri. Con ogni probabilità si tratterebbe di un
antichissimo luogo di culto e/o osservatorio della volta
celeste, che gli ha valso anche la denominazione di
“Stonehenge dell’Umbria”. Dopo esserci rifocillati e
rilassati, siamo infine ripartiti per raggiungere la
località di Terzo San Severo e “chiudere il cerchio” di
un’escursione appagante per natura, scoperta e
curiosità.
Francesco Pantanetti